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IC Sant’Elpidio a Mare: a scuola di latino con il prof. Orsili

da viverefermo

Alla Scuola Media Andrea Bacci di Sant’Elpidio a Mare si torna a studiare il Latino… sì, Latino alle Scuole Medie: avete capito bene!

Dai primi di febbraio infatti partirà un corso PON (Programma Operativo Nazionale del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, finanziato con i Fondi Strutturali Europei). Il corso, intitolato Sulle tracce del mondo classico (della durata di 30 ore) è rivolto a tutti gli studenti della Scuola Secondaria di Primo Grado (ovviamente si tratta di un corso facoltativo, quindi destinato soltanto a coloro che ne hanno fatto richiesta). Il corso sarà tenuto dal prof. Paolo Orsili, che insegna Lettere a Sant’Elpidio a Mare dal 2016.

"Si tratta di un’idea che mi ha sempre affascinato, un mio piccolo grande sogno, e ringrazio, in primo luogo, la Preside, che si è dimostrata fin da subito propensa, e i genitori che hanno iscritto gli alunni al mio corso. Credo fortemente (anche oggi, nel 2022) nell’utilità del latino che non è affatto una lingua morta ma si tratta di una lingua viva e vegeta. Ma come può esser viva una lingua che non si parla più? Semplice. Continua a vivere attraverso l’italiano, che è un figlio illustre del Latino. Sono convinto che la conoscenza del Latino aiuti a capire e a comprendere meglio l’italiano sia dal punto di vista semantico (penso alle etimologie) sia da quello grammaticale. Inoltre, pare se ne siano accorti anche in Europa: nel Regno Unito, di recente, è stato annunciato un programma da quattro milioni di sterline per espanderne l’insegnamento; in Germania, il Latino viene studiato da un terzo degli alunni, in Spagna è obbligatorio per chi frequenta gli studi umanistici, quindi, sembra ci sia un ritorno in grande stile a quella che è la nostra lingua madre". afferma e, sulla situazione in Italia precisa: " Qui, come da tradizione, il Latino è presente nei percorsi liceali, ma non in tutti: ci sono da diversi anni, delle opzioni e dei piani di studio che consentono di frequentare, ad esempio, il Liceo Scientifico o il Liceo delle Scienze Umane senza fare il Latino. Io amo la Letteratura (italiana e latina) e vorrei che i miei studenti si appassionino a queste discipline che hanno peraltro un pregio grandioso: mettono a nudo l’uomo, la sua anima, il suo ingegno, le sue passioni, le sue virtù e anche, ahimè, la sua barbarie. Studiare i classici, in fondo, significa scoprire noi stessi. Ecco perché - conclude il docente - lo studio del Latino è bello: ti fa capire chi sei, chi è l’uomo. Tutti ne avremmo bisogno".