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La VU Primaria di Cascinare al seminario eTwinning

Ringraziamo la docente Simona Fiori e gli alunni della VU della Primaria di Cascinare per il loro contributo.

Articolo di Emma Cursi e Federico Seghetta.

Il 21 ottobre scorso la nostra scuola ha partecipato al seminario formativo “Istruzione e formazione FUTURA PNRR e prospettive”, che si è tenuto nell’Istituto di Istruzione Superiore “A. Panzini” di Senigallia. Ad essere sinceri non abbiamo capito subito di cosa si trattasse e perché anche noi della 5U eravamo stati invitati. Poi la maestra ha pronunciato la parole “eTwinning”, allora abbiamo cominciato a capire che forse c’entravamo qualcosa.

Con la maestra Simona sono già tre anni che partecipiamo a progetti eTwinning, con scambio di lettere, collegamenti con bambini di altri paesi e piccole sfide linguistiche; in particolare l’anno scorso abbiamo giocato con una Escape-room con i bambini spagnoli, addirittura abbiamo fatto tre collegamenti on-line per conoscerci. Tre anni fa, con un progetto insieme alla scuola media, ci hanno dato anche un premio, infatti la maestra ci ha portato a scuola degli adesivi, qualche calamita e due sacchette, che però andarono ai bambini più grandi che in quell’anno avevano lavorato di più. Quindi l’invito era rivolto anche noi piccoli, come dice sempre la maestra: “Con eTwinning portiamo un pezzetto di Cascinare in Europa!”

Perciò saremmo dovuti partire con una delegazione della scuola composta dalla professoressa Tofoni, alcuni alunni della scuola media, la maestra Simona e la maestra Raffaela. Il punto era che per la Primaria potevano partecipare solo due alunni, quindi le maestre hanno fatto un sorteggio per scegliere i candidati. Quando sono usciti fuori i nostri numeri, siamo stati felici ma, allo stesso tempo, ci è cominciata a salire la preoccupazione: cosa avremmo dovuto fare? Avremmo dovuto parlare? Magari in inglese? Ma perché sono usciti proprio quei numeri? Insomma, per farla corta, più si avvicinava il giorno, più cresceva l’ansia! La maestra cercava di rassicurarci ma in vano, ci ha detto che il nostro Istituto Comprensivo è una delle cinque scuole eTwinning delle Marche, quindi rappresentiamo un’eccellenza nella formazione, era un onore essere fra i partecipanti. 

Abbiamo condiviso il viaggio con una delegazione dell’Istituto Cestoni di Montegiorgio, però noi due, Federico ed Emma, eravamo davvero i più piccoli! Arrivati a destinazione ci siamo trovati davanti una scuola molto grande, con più palazzi vicini, intorno c’era già molta gente; ci siamo spostati nel palazzetto dello sport, dove dei signori stavano parlando, i ragazzi grandi sono andati sicuri sulle gradinate, mentre noi aspettavamo intimoriti le indicazioni della maestre. Ci siamo seduti ad ascoltare…da quello che dicevano erano in ritardo sul programma, quindi abbiamo aspettato un’oretta…non passava mai! L’attesa è stata davvero lunga.

Dopo un po’ ha preso la parola una signora bionda, molto allegra e dalla voce squillante, sullo schermo hanno proiettato il logo di eTwinning e subito dopo si sono presentate tante altre professoresse che mostravano sul video le loro esperienze con eTwinning e con Erasmus; questa parte è stata molto interessante: siamo passati dalle conoscenze virtuali a incontri reali, condividendo le esperienze fatte da molti ragazzi che hanno potuto studiare o lavorare per un periodo all’estero. Infine hanno iniziato a chiamare le scuole eTwinning, quindi è toccato anche a noi salire sul palco! Sentivamo il cuore a mille ma allo stesso tempo, capivamo che la nostra presenza significava qualcosa di importante: di colpo ci siamo trovati al centro del palco con gli occhi puntati su di noi! È stato emozionante trovarsi insieme ai ragazzi delle medie ed anche delle superiori, sembravamo due nanetti fra i giganti, però due nanetti importanti! Per fortuna non abbiamo dovuto parlare, ha spiegato tutto la professoressa Tofoni, quindi la tensione si sciolta subito.

Partecipando a questo incontro ci siamo resi conto che i progetti eTwinning sono una realtà che accomuna molte scuole, quindi siamo stati fortunati a potere fare queste esperienze che di solito fanno solo i più grandi; inoltre abbiamo capito l’importanza di studiare l’inglese, per potere avere la possibilità di viaggiare e studiare all’estero, anche in paesi molto lontani.